Parlando di Triade della donna atleta facciamo riferimento ad una condizione fisica in cui si presentano: disordini alimentari, disfunzioni del ciclo mestruale e deficit della mineralizzazione ossea.
Dato lo stretto legame fra le tre problematiche, diagnosticare e curare in anticipo una di queste significa prevenire le altre.
Possiamo riscontrare questi disturbi in ogni donna non ancora in menopausa ma con un’incidenza maggiore nelle atlete e nelle donne fisicamente molto attive.
Siamo di fronte ad un vero paradosso che lega l’esercizio fisico allo sviluppo scheletrico!
In alcuni sport, il culto del corpo porta ad enfatizzare la perdita del peso, ne sono esempio la danza, la ginnastica, il pattinaggio, ecc. Spesso si cade in veri disturbi dell’alimentazione con conseguente mancanza di energia, deficit di massa magra e deficit di massa grassa. Ne consegue un’irregolarità nel ciclo mestruale (oligomenorrea) sino a sfociare in assenza di ciclo (amenorrea).
Per avere un’idea della frequenza di questi disturbi basti pensare che in alcuni sport si arriva al 65% di incidenza di amenorrea.
La terza faccia della triade della donna atleta è il sistema scheletrico. La densità ossea ha infatti una stretta correlazione con il ciclo mestruale e con il numero totale dei cicli mestruali (pensiamo alla menopausa!).
L’interruzione del ciclo mestruale rimuove l’effetto protettivo che gli estrogeni esercitano sulle ossa. Ne consegue un calo della mineralizzazione e quindi un calo della massa ossea, entrambi strettamente legati all’osteoporosi.
Il calo della densità ossea, in soggetti con intensa attività fisica, implica un grosso rischio di fratture da stress.
Il 5% di calo della massa ossea comporta un aumento addirittura del 40% del rischio di fratture!
Ripristinare il normale ciclo mestruale riporta i valori della massa ossea a livelli quasi normali.
Il paradosso della triade della donna atleta si presenta considerando i benefici dell’esercizio fisico sullo scheletro annullati dall’amenorrea. Vengono addirittura favoriti i problemi muscolo-scheletrici dell’osteoporosi!
Prevenzione e cura
Chi gestisce le atlete, i genitori e le atlete stesse, dovrebbero conoscere maggiormente le cause della triade ed i disturbi che ne derivano.
L’approccio alla risoluzione dell’amenorrea da sport è rappresentato sia dalla correzione del regime alimentare che del protocollo di allenamenti; ma come sempre la prevenzione rappresenta l’arma migliore.
La miglior procedura sarebbe il costante controllo delle giovani e giovanissime atlete così da rilevare subito o addirittura anticipare eventuali disturbi alimentari o casi di amenorrea. L’individuazione di un disturbo dev’essere seguito dalla ricerca degli altri due!
È fondamentale la collaborazione di nutrizionisti, medici specialisti ed allenatori al fine di assicurare il benessere, una corretta crescita, il rendimento nello sport ed una tranquilla menopausa alle giovani atlete!