Con il caldo di questi giorni a chi non piacerebbe sostituire il pranzo con un rinfrescante gelato?
Personalmente lo mangerei tutti i giorni ma sappiamo che una corretta alimentazione dev’essere innanzitutto varia. Allora per evitare sensi di colpa limitiamoci a sostituire un pasto a settimana con un gelato!
Iniziamo con un po’ di indicazioni riguardo i valori nutrizionali:
- Gelato artigianale alla frutta: circa 130 Kcal per 100g
- Gelato artigianale alla crema: circa 200 Kcal per 100g
- Cono gelato artigianale misto: circa 250 Kcal
- Coppetta gelato artigianale misto: circa 200 Kcal
- Gelato industriale a frutta: circa 110 Kcal
- Gelato industriale a crema: circa 250 Kcal
Abbiamo ovviamente escluso tutti gli extra che apporterebbero un aumento esagerato di calorie (panna, biscotti, caramello, ecc).
Un piatto di pasta con verdure (circa 50 g di pasta), un primo medio in una dieta ipocalorica, apporta circa 200 kcal.
Apparentemente potremmo quindi sostituire un piatto di pasta con un gelato… ma non è così semplice!
Come sempre è importante analizzare la composizione degli alimenti poiché la corretta alimentazione non è un semplice conteggio di calorie, in questo caso occorre anche spiegare un “noto” processo fisiologico: il senso di fame e sazietà!
Un piatto di pasta con verdure apporta calorie suddivise in maniera equilibrata fra carboidrati (principalmente complessi), proteine, grassi e fibre.
I carboidrati complessi stimolano una graduale secrezione di insulina, l’ormone che andrà a ridurre lentamente la glicemia (gli zuccheri nel sangue). Quando, dopo diverse ore, la maggior parte degli zuccheri sarà consumata, il nostro cervello saprà che è il momento di reintrodurre carboidrati per evitare ipoglicemia ed altri scompensi. Si avrà quindi il senso di fame!
Consumando invece zuccheri semplici, si avrà un rapido picco glicemico che l’organismo compenserà con un altrettanto rapido e corposo rilascio di insulina. Gli zuccheri che prima sono rimasti nel sangue per diverse ore, saranno ora consumati in un tempo molto più breve generando il cosiddetto effetto rebound. L’effetto rebound (dall’inglese: rimbalzo) rappresenta il continuo desiderio di zuccheri (con conseguente fame) dovuto all’assunzione dei carboidrati sbagliati ed alla rapida risposta dell’insulina.
Tornando in tema, un gelato è costituito qua
si interamente da grassi e zuccheri semplici!
Da quanto abbiamo appena detto, chiudendo momentaneamente un occhio sull’importanza di alcuni valori nutrizionali, scopriamo che un grande problema del sostituire un pasto con un gelato è il senso di sazietà!
Un piatto di pasta ci farà sentire sazi per parecchie ore (circa 4) mentre dopo circa 2 ore dall’aver consumato un gelato avremo già fame!
Ma allora come sostituire un pasto con un gelato?
Premettendo che la sostituzione non sarà mai alla pari, possiamo ridurre i sensi di colpa ed i danni con pochi semplici trucchi!
- Prima del gelato consumare un piatto di verdure crude condite da un filo d’olio. Questo fornirà la giusta dose di fibre e soprattutto appagherà il nostro senso di fame!
- Preferire i gelati artigianali a quelli industriali, non per una questione di calorie ma per la qualità degli ingredienti. Un gelato artigianale dovrebbe esser sempre fresco e prodotto in giornata con ingredienti di qualità, senza grassi idrogenati e senza conservanti. (Leggi anche un articolo sui cibi industriali)
- Abbinare un gusto a frutta ed uno a crema. Il primo fornirà gli zuccheri ed il secondo i grassi così da diversificare l’assunzione di nutrienti.
- Meglio una coppetta che un cono.
- Sostituire un pasto completo con un dessert non è mai la scelta migliore ma soprattutto non facciamolo capitare più di una volta a settimana!